La giustizia ingolfata e il clochard denunciato per furto di spazzatura

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Quando si sente dire che la giustizia è ingolfata, che i capitali stranieri temono l’Italia per le lungaggini giudiziarie, si leva un coro unanime di consensi, discordante solo riguardo alle soluzioni da perseguire. Quali che siano, capitano poi notizie come quella pubblicata dal Quotidiano Nazionale che non possono non indurre a qualche riflessione.
Hai voglia a riformare la giustizia, penale o civile che sia, se poi succede che a Rimini un clochard venga denunciato per furto. L’indagine, affidata ai vigili urbani del comune della riviera, è iniziata su segnalazione di una residente. Gli agenti “hanno quindi cominciato a tenere d’occhio la strada – si legge nel pezzo – Non hanno dovuto aspettare molto, il fantomatico ladro si è materializzato a stretto giro di posta. Un tizio nemmeno troppo vecchio, dall’aria malmessa che ha solo chi vive sulla strada, il quale ha cominciato a frugare nel pattume come se stesse cercando una pepita d’oro in un fiume. I vigili l’hanno fermato e identificato, scoprendo che non veniva dall’altra parte della luna, ma era anche lui un cittadino riminese, di 48 anni. Un poveraccio che, hanno sottolineato gli agenti nel loro rapporto, soffre anche di evidenti problemi psicologici. Ma la legge è legge, dicono, e per il barbone è scattata una denuncia per furto e violenza sulle cose”. Ne seguirà un bel processo, il cui esito – data la lievità del fatto – appare scontato. La speranza è che non arrivi fino in Cassazione