La Consulta sul Jobs Act: incostituzionale l’indennità

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Sono illegittime le norme che regolano i criteri dell’indennità di licenziamento nel contratto a tutele crescenti nel cosiddetto Jobs Act.
Lo ha deciso la Corte Costituzionale stabilendo che l’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 23/2015 è contrario ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza fissati dagli art.4 e 34 della Costituzione. Determinare in modo rigido l’indennità del lavoratore licenziato è incostituzionale nella misura in cui l’indennità crescente viene riconosciuta in ragione della sola anzianità di servizio contrasta con i principi di uguaglianza fra lavoratori.
La Corte boccia così la norma che ha sostituito la tutela reale del posto di lavoro, un tempo garantito dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori – che prevedeva il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato – proprio nel giorno in cui il tema torna argomento di scontro fra il vice premier Luigi Di Maio e il Pd, che difende l’ex segretario Renzi: “Oggi anche la Corte Costituzionale ha iniziato a smantellare il Jobs Act come abbiamo iniziato noi”, dice Di Maio. Giudizio positivo sulla sentenza anche dal segretario della Cgil, Susanna Camusso: “Una
decisione importante. Ora ripristinare l’art.18”.