Poche ore dopo l’intervista di Giulia Bongiorno, replica il ministro Alfonso Bonafede: “Rispetto e stimo il ministro Bongiorno – spiega in una nota – ma sulla prescrizione si sbaglia. La bomba atomica che rischia di esplodere e’ la rabbia dei cittadini di fronte all’impunita’”.
“Con la nostra riforma della prescrizione – aggiunge il Guardasigilli – gli unici a dover temere sono i colpevoli. I tempi dei processi saranno brevi grazie agli investimenti di questo governo: lo Stato si deve prendere la responsabilità di rendere giustizia ai cittadini”. “Chi va a spiegare ai familiari delle vittime della strage di Viareggio che il tempo è scaduto
per i primi due reati e non avranno una risposta di giustizia piena? Oltre alla tragedia, devono anche essere beffati da uno Stato incapace di dare una risposta? Vale per loro come per il
processo Eternit, il terremoto de L’Aquila, l’inquinamento dell’impianto di Marghera. Dopo una verità accertata in primo grado, non possiamo lasciare che da quel momento in poi non ci
sia più alcuna certezza di giustizia. La sicurezza dei cittadini e la certezza della pena perdono qualsiasi significato se poi il processo si conclude con la prescrizione”.
“Deve essere chiaro che siamo di fronte a una riforma epocale della giustizia penale che cambia totalmente ottica: è finita l’era dei furbi e dei loro azzeccagarbugli che mirano solo a farla franca. Con la nostra riforma della prescrizione, gli unici a dover temere sono i colpevoli. I tempi dei processi saranno brevi – conclude il ministro – grazie agli investimenti di questo
governo: lo Stato si deve prendere la responsabilità di rendere giustizia ai cittadini”.
Questa la posizione del Ministro, la cui valutazione lasciamo ai lettori. Anche se c’è da giurare che fra questi più di qualche avvocato non sarà particolarmente felice si sentirsi appellare come “azzeccagarbugli”.

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