Intermediario delle cosche per la droga, avvocato torinese in manette

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La cessione di mezzo chilo di droga. C’è questa accusa, dietro l’arresto dell’avvocato C.M.R., del foro di Torino, coinvolto nell’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.
Il legale, piuttosto conosciuto nel capoluogo piemontese, avrebbe fatto da intermediario nella cessione dello stupefacente tra Bruno Nirta, presunto boss della cosca di Aosta, e Bruno Trunfio, ex assessore di Chivasso (Torino), condannato per associazione mafiosa nel processo Minotauro. L’avvocato è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento personale, concorso in estorsione e concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Secondo l’accusa inoltre, il professionista si era attivato per avvisare l’organizzazione del rischio derivante dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia.