Il Fatto “sfotte” Cassese sull’indignazione selettiva

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“Sul Corriere della Sera l’ insigne giurista Sabino Cassese dà una lezione sulla democrazia un po’ troppo ex cathedra per l’ argomento”. Comincia così il pezzo sul Fatto Quotidiano che fa le pulci all’ex ministro e giudice della Corte Costituzionale.
“Cassese è allarmato dallo spoil system che consente al governo giallo-verde di cambiare i vertici dell’ amministrazione premiando burocrati fedeli – scrive Giorgio Meletti – La preoccupazione è condivisibile, il fatto che il professore scopra a 82 anni uno scempio pluridecennale è un segno incoraggiante di freschezza mentale”… “L’emergenza democratica non è l’abuso dello spoil system (un sistema barbaro importato in pieno accordo da Ulivo e Berlusconi), ma l’abuso di potere di una casta burocratica molto coesa che fa ruotare sulle poltrone che contano sempre gli stessi giudici del Consiglio di Stato, che a loro volta si coprono l’un l’altro con decisioni, pareri e sentenze. A proposito. Il governo Conte si prepara a nominare alla presidenza del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, con scelta discrezionale anziché basata sull’automatismo dell’anzianità. Siccome il Consiglio di Stato giudica la legittimità degli atti di governo, il governo si sceglie il suo giudice. E sceglie Patroni Griffi che ha lavorato in distacco per tutti i governi dal 1993 al 2011, quando nel governo c’è entrato direttamente come ministro. Chissà che cosa ne dice Cassese, magari dopo aver consultato Madison, Jefferson, Tocqueville e Bobbio”.