“Lo scellerato abbandono, prima da parte del Governo Gentiloni e poi del Governo Conte gialloverde, della riforma dell’ordinamento penitenziario faticosamente costruita in due anni di lavoro degli Stati Generali della esecuzione penale ha innescato una bomba ad orologeria”. A parlare, nella relazione d’apertura del congresso straordinario delle Camere Penali a Taormina il presidente dell”Ucpi Gian Domenico Caiazza.
“L’ossessione carcero-centrica, l’idea corriva e sgrammaticata della certezza della pena intesa come pena solo carceraria sta riempiendo le carceri oltre ogni limite di decenza”, spiega Caiazza aggiungendo che “dal punto di vista politico, credo ci si debba oggi porre l’obiettivo di mettere la nuova maggioranza di fronte alle proprie evidenti contraddizioni sul tema della esecuzione della pena. Il Ministro Orlando e’ la stessa persona che ha promosso gli Stati Generali della Esecuzione penale? Il Partito Democratico e’ lo stesso partito che, sostenendo quella grande iniziativa politica, ha voluto affermare una idea della pena esattamente liberata dalla ossessione carceraria? E quale sara’ dunque la politica del Governo sul questa cruciale questione?”.
“Esistono limiti non valicabili ad ogni possibile ragione di realpolitik – ha concluso Caiazza – limiti di decenza entro i quali la politica deve saper rimanere, se vuole sopravvivere al
pubblico ludibrio. La nostra iniziativa politica su questo tema ha dunque un percorso obbligato chiarissimo, che non mancheremo di percorrere con la piu’ ferma determinazione”

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