#IdoneiGiustizia, molte promesse. Finalmente si va a chiudere?

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La nota di aggiornamento al DEF c’è, l’Atto di Indirizzo del Ministero della Giustizia pure. Vi si spiega, in pratica, che il contratto di governo, almeno in materia di Giustizia, potrà realizzarsi solo con la copertura delle piante organiche. Per ciò che interessa gli #IdoneiGiustizia, scorrendo le graduatorie già in essere, oltre che in futuro con l’indizione di nuovi concorsi.
Il concorso per assistente giudiziario, indetto nel 2016 dopo 20 anni dall’ultimo, visto la pubblicazione di una graduatoria di 4915 idonei, dei quali solo 2845 assunti e 200 in attesa del decreto di assunzione. Ne restano fuori 1860 che attendono, sperando che questo atto d’indirizzo traduca le parole in fatti quanto prima. Vi si parla fra l’altro di rilancio di una politica sul personale, verso la piena copertura ed eventuale ampliamento delle piante organiche e la creazione di un ambiente di lavoro orientato al benessere organizzativo”… di “scorrimento delle graduatorie e di nuovi concorsi di carattere straordinario anche in aggiunta alle facoltà assunzionali previste”. Un discorso che si intreccia con la digitalizzazione della pubblica amministrazione e con il processo telematico che, scrive il Comitato Idonei Giustizia, mostra “la necessità di avere a disposizione i cosiddetti nativi digitali o, più in generale, persone che hanno già acquisito sufficiente dimestichezza con i principali strumenti telematici. Requisiti, questi, di cui gli idonei assistenti giudiziari sono certamente provvisti”.
Di “giustizia diffusa sul territorio e vicina ai bisogni dei cittadini” parla il documento,  ma è un tema che il ministro Bonafede aveva già accennato in una recente intervista alla Nuova Sardegna. Ulteriore spazio, ci auguriamo, per nuove leve che attendono un posto di lavoro.
Che il tema degli investimenti da fare sia un tema caldo lo testimonia anche l’intervento del Guardasigilli al Congresso Nazionale Forense di Catania: “Serve un rito semplice e semplificato. Il punto di partenza – spiega il ministro – è fare sì che ci sia un buon andamento del sistema giustizia nell’interesse dei cittadini”. Per questo “ci sarà un investimento importantissimo sulle risorse”.
Per un discorso di efficienza, ovviamente, ma anche di rispetto di persone che hanno speso tempo e risorse per vincere un concorso cui non è stato dato seguito fino in fondo. Vale la pena di ricordare quello che gli #IdoneiGiustizia scrivono a conclusione della loro nota stampa: “Quella per il profilo professionale di assistenti giudiziari è l’unica graduatoria attualmente valida da cui attingere personale amministrativo: per questo il suo scorrimento è indispensabile… Aggiungiamo che lo scorrimento integrale della graduatoria, formata da persone altamente qualificate, rappresenta uno strumento indispensabile per attuare quel ricambio generazionale del quale si avverte sempre di più l’urgenza non soltanto per il bene del nostro Paese ma anche per consentire ad un’intera generazione di pensare una progettualità di vita che ad oggi non c’è”.