I penalisti a Bonafede: la lettera non si legge, poteva venire.

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Penalisti a convegno a Sorrento per il XVII Congresso delle Camere Penali Italiane. Con una polemica appena accennata col ministro della Giustizia Bonafede, che ha inviato una lettera.
Ma non ci sarà lettura pubblica del documento, come spiega il presidente dell’Ucpi Gaetano Pecorella: “Un ministro della Giustizia deve venire al congresso dei penalisti per ascoltare ed è per questo che la lettera che ci ha inviato non merita una lettura ma solo una distribuzione ai presenti”.
Chi volesse seguire i lavori del XVII Congresso, potrà collegarsi in diretta al canale youtube delle Camere Penali. Il Guardasigilli invece è impegnato altrove, fra l’altro al congresso dell’Unione nazionale degli avvocati amministrativi, al Teatro Duse di Bologna, dove ha parlato proprio di giustizia penale, in particolare di indulto.
“I detenuti si possono riscattare solo attraverso cultura e lavoro… la chance che si dà ai detenuti non arriva attraverso l’apertura delle celle quando ho troppi detenuti, perché così non si conclude niente. La vera chance che noi possiamo dare ai detenuti per riscattarsi passa attraverso la cultura e il lavoro”. “Gli indulti dimostrano il loro fallimento nel momento in cui dopo che il numero dei detenuti diminuisce improvvisamente, l’anno dopo ritorna a quello iniziale. Perché se un detenuto esce e non sa cosa fare e non ha avuto un percorso di rieducazione è molto probabile che tornerà a delinquere e che quindi tornerà in carcere”.