Giustizia UE, l’Italia a fondo classifica

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Settecento giorni. E’ il tempo che ci vuole per avere una sentenza di primo grado in una causa civile. Sono i dati appena pubblicati dal Justice Scoreboard dell’Ue 2022, presentato ieri dalla Commissione europea.

L’Italia, tanto per cambiare, e’ agli ultimi posti per lunghezza dei procedimenti giudiziari nell’Unione nel 2020, un anno in cui però ha pesato anche la pandemia. Ci si consoli sapendo che il tempo non è molto lontano da quello della Francia, ci si preoccupi invece scoprendo che i settecento giorni sono circa tre volte tanto il tempo necessario in Germania, paese nel quale servono 200 giorni.
Per il secondo grado e la Cassazione le cose vanno anche peggio: con oltre mille giorni per l’appello e 1500 giorni per l’ultimo grado, siamo i fanalini di coda d’Europa. Sva meglio invece la percezione dell’opinione pubblica sull’indipendenza dei giudici: il 40%, degli intervistati da un giudizio positivo. Pur sempre però al quintultimo posto, ben dietro Francia e Germania. Il rapporto inserisce poi un nuovo indicatore: la percezione delle aziende rispetto alla protezione ricevuta dalla legge italiana e dai tribunali: sui 27 paesi membri siamo a metà classifica.