Terza protesta in dieci giorni per gli avvocati di Bari, che oggi, nel cortile del Palagiustizia di piazza Enrico De Nicola, hanno simbolicamente consegnato i propri codici di diritto, aderendo alla protesta organizzata a livello nazionale dal comitato “Giustizia sospesa“.
“Queste consegne simboliche sono indirizzate a chi ha la responsabilità politica e amministrativa di aver sospeso la giustizia – ha spiegato uno dei promotori dell’iniziativa, l’avvocato Beppe Gassi – perché si faccia un provvedimento uniforme e omogeneo che stabilisca regole valide per tutti” per la celebrazione delle udienze.
“Bisogna riattivare la macchina della Giustizia a pieno regime – ha proseguito – nell’interesse della collettività, per un servizio pubblico essenziale come quello sanitario. Non è accettabile che il cittadino debba vedersi rinviare l’udienza al 2021 o al 2022, se va bene”.
“Fino al vaccino dobbiamo tutti imparare a convivere con il rischio contagio, aprendo i Tribunali nel rispetto delle norme di sicurezza. Per assurdo – ha concluso Grassi – hanno tenuto aperti gli uffici giudiziari durante il lockdown e poi nella Fase 2 hanno messo gli steccati e i filtri”.