Affrontare “in modo strutturale” il problema della geografia giudiziaria, per “il rafforzamento della giustizia di prossimità”.
È quanto ribadisce l’Organismo congressuale forense, nel prendere atto della istituzione da parte del Cnf di un coordinamento per l’elaborazione dei dati inerenti agli uffici giudiziari delle isole (Ischia, Elba ed Eolie), e ricordando quanto già affermato dall’Ufficio di coordinamento dell’Ocf a Tempio Pausania nel corso dell’assemblea pubblica degli Avvocati locali del 4 novembre e a Napoli l’8 novembre in occasione dell’incontro con i Fori della Campania.
La speranza ha affermato il coordinatore Giovanni Malinconico, “è che l’Avvocatura si muova unitariamente con tutte le sue rappresentanze istituzionali e politiche, nel solco tracciato dall’Organismo congressuale forense in questa stagione di profondo e continuo ascolto sul territorio dell’avvocatura italiana”.
Si tratta di una questione di primaria importanza su cui l’Organismo, in attuazione del ‘Manifesto dell’avvocatura italiana per l’effettività della tutela giurisdizionale e per la salvaguardia delle tutele, approvato dal Congresso nazionale forense a Roma il 5 aprile, lo scorso 13 novembre ha richiesto al ministro Bonafede un incontro urgente per avviare “un profondo ripensamento dei principi di accentramento su cui si sono incentrate tutte le recenti riforme in materia di geografia giudiziaria, di organizzazione degli uffici e di riparto delle competenze funzionali tra tribunali minori e maggiori, scelte che hanno portato alla progressiva riduzione del ruolo della ‘giustizia di prossimità’ e al sostanziale abbandono dei tribunali di minori dimensioni”.