Giustizia minorile, l’allarme dei Procuratori sulla riforma

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La riforma che con “la legge n. 206/2021 ha rivoluzionato la giurisdizione minorile e di famiglia, istituendo il ‘Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie'” andra’ “di fatto, a snaturare il sistema della Giustizia Minorile a favore di un organismo sulla cui efficacia non possiamo che nutrire serissime preoccupazioni”.

Lo scrivono 25 magistrati a capo delle varie Procure per i minorenni d’Italia in una lettera-appello nella quale si chiede di impedire che “una affrettata riforma processuale e ordinamentale” possa “influire negativamente sulla funzionalita’ di un intero sistema minorile e familiare e sull’effettivo riconoscimento dei diritti dei soggetti minorenni e delle loro famiglie”.
A fronte “dell’iniziale valutazione positiva in ordine all’istituzione di un Tribunale unico competente a trattare l’intera materia riguardante la famiglia ed i minori, comprese le attuali competenze ora spettanti ai Tribunali Ordinari” i procuratori firmatari della lettera nutrono, pero’, forti preoccupazioni. L’impostazione della riforma, spiegano, “ha risentito della mancata effettiva conoscenza del sistema minorile vigente, riducendone la portata sociale e di attenzione alle persone piu’ vulnerabili ad un passaggio di esclusiva natura giuridica e processuale, senza peraltro affrontare i molti nodi organizzativi concreti concernenti la ricognizione dei carichi di lavoro, la mancata previsione del processo telematico, l’assenza di un sistema informatico adeguato”. Aspetti che “concorreranno a rendere la riforma del tutto inattuabile, e dunque inidonea a raggiungere obiettivi di efficienza e di maggior tutela dei minorenni e delle persone vulnerabili”. Il rischio “concreto che intravediamo”, si legge ancora, “e’ un ritorno ad una giustizia ‘a misura di adulto'”. “Aumenteranno le nostre competenze attraverso il trasferimento alle Procure minorili delle funzioni civili gia’ spettanti alle Procure Ordinarie, ma cio’ non puo’ avvenire ‘a costo zero’, senza un consistente ampliamento degli organici”.