“Con il solito fiuto che lo contraddistingue, Matteo Salvini ha già trovato nella giustizia la preda d’ autunno”.
Comincia così il retroscena sulla Stampa riguardo ai rapporti tra Lega e M5S. “Il bel tempo finirà, le temperature che scenderanno renderanno impossibile la navigazione dei barconi nel Mediterraneo, e l’ immigrazione sarà un tema meno spendibile mediaticamente, da sostituire in fretta con altre campagne ad effetto”.
“Dopo l’ attacco ai magistrati dal sapore berlusconiano, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha evitato una risposta frontale al partner di governo, e annunciato «una riforma rivoluzionaria contro le mazzette». Il punto è che anche il leader della Lega ha annunciato sul Messaggero una riforma della giustizia, senza troppo pensare al fatto di sconfinare in un territorio che è di prerogativa di Bonafede che sui capitoli di quella riforma lavora da tempo”.
Secondo l’analisi però, proprio per evitare altre tensioni, due pilastri come prescrizione e intercettazioni verranno rinviati. Ma questo non impedirà a Salvini di muoversi anche sulla Giustizia.
“«Il decreto sicurezza è pronto – tuona ovunque in questi giorni -. Agli inizi di settembre lo presenteremo». Una delle novità della stretta securitaria di Salvini sarà l’ ampliamento dei reati per i quali un migrante può perdere il diritto d’ asilo ed essere espulso, non più soltanto quelli di cosiddetta «pericolosità sociale»”. C’è poi l’altro tema caro ai leghisti: la legittima difesa.
“Il compromesso trovato è il seguente: la prescrizione sarà affrontata dopo la cura dimagrante del processo civile per snellirne i tempi (attesa per ottobre) e dopo aver rinforzato – se ci riusciranno – il personale della giustizia a tutti i livelli. Solo allora i due partiti si risiederanno al tavolo per decidere se toccare la prescrizione. Altro tema altamente infiammabile è quello delle intercettazioni”.

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