C’è un giallo intorno alla riconferma del giudice del tribunale europeo Guido Berardis da parte del nostro paese. Lo solleva una interrogazione al ministro degli Esteri Moavero Milanesi da parte del deputato PD Scalfarotto.
“Cosa risponde il ministro degli Esteri all’accusa rivoltagli da Guido Berardis, uno dei due giudici italiani presso il Tribunale Ue, di non aver sostenuto la sua riconferma per favorire personalità vicine all’esecutivo? – si legge nel documento – Come intende replicare Enzo Moavero Milanesi alla denuncia del giudice italiano che segnala che questo sia avvenuto addirittura per una vendetta personale, dopo il rifiuto di assumere il figlio del ministro nel proprio gabinetto? Il governo intende sostituire anche l’altro giudice italiano presso il Tribunale Ue, Ezio Perillo, visto il bando apparso sulla Gazzetta ufficiale italiana per la presentazione di candidature per due posti di giudici?”.
“L’Italia – prosegue l’interrogazione – conferma sempre i mandati dei giudici che lo desiderano. Per la prima volta non lo fa, nonostante l’appello alla stabilita’ dei giudici del
presidente della Corte di giustizia dell’Ue, Jaeger. Secondo indiscrezioni della stampa lussemburghese, il governo italiano dovrebbe indicare come nuovi giudici il professore Roberto Mastroianni, che sarebbe vicino al presidente del Consiglio Conte, e Sergio Fiorentino, che sarebbe uno stretto collaboratore di Moavero. In previsione del voto per le elezioni europee, le forze di maggioranza del governo hanno già cominciato a caratterizzare la campagna elettorale con una feroce propaganda di lotta agli sprechi che ha colpito per primi i commissari europei. La vicenda Berardis, se confermata – si legge ancora nel testo – sarebbe un segno tangibile del fatto che i partiti di governo attaccano i commissari politici in Europa per distogliere l’attenzione dalle proprie manovre per avere giudici non indipendenti per le loro politiche ‘clientelari'”.
Un testo durissimo al quale, con una nota se possibile ancor più dura risponde l’ufficio di Moavero: “Con riferimento alle insinuazioni del signor Guido Berardis nell’intervista pubblicata ieri da un giornale lussemburghese – si legge nel comunicato – l’unica cosa oggettivamente vera è che il governo italiano ha deciso quest’anno di adottare una nuova procedura per la nomina dei due giudici del Tribunale Ue. Una procedura fondata su un puntuale bando, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e per la prima volta aperta. Dunque tutti, avendone i requisiti base, possono accedere e le candidature sono selezionate da un’apposita commissione composta da alti magistrati e notori accademici del diritto Ue. La procedura è ancora in corso ed è quindi incomprensibile il colorito e fantasioso processo alle intenzioni messo in atto da una persona che dichiara essere uno dei candidati, oltre che l’attuale giudice in scadenza di mandato. Quanto alle affermazioni del tutto soggettive di carattere diffamatorio, tanto più gravi in quanto provenienti da chi, seppure pro tempore, svolge funzioni delicate, si commentano da sole e il signor Berardis se ne assume interamente le responsabilità”.

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