Circolano indiscrezioni sulla bozza di riforma del codice di procedura civile. Correttezza istituzionale, oltre che prudenza giornalistica, impongono la massima cautela nel maneggiare questo materiale. Nel quale salta all’occhio però un atteggiamento, come dire, un tantino punitivo da parte del giudice nei confronti delle parti.
Se ne era già accennato in passato. Lungi da noi voler togliere la suspence della rivelazione ministeriale ai lettori di Pianetagiustizia, ricordando peraltro che anche loro, come la massa indistinta dei cittadini, troveranno prima o poi il conforto della trasparente pubblicazione on line. Ci si lasci solo dire che, dopo aver leggiucchiato qualche passaggio del testo, non ci sorprenderebbe il fatto di trovare da qualche parte nell’articolato una norma che recita così: “All’articolo xxx del codice di procedura civile, viene aggiunto il comma seguente: “Se entri in aula col vestito marrone, il giudice dispone il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 1000 a 50 mila euro a favore della cassa delle ammende. Se entri col vestito blu, solo mille euro. Ma occhio ai calzini”.
Come dice il titolo insomma, giudici giganteschi e parti piccolissime. Ciò che dal punto di vista grafico, ci sembra ben reso da un fermo immagine della trasposizione fotografica del processo kafkiano, girata da Orson Welles.

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