Galletti (Coa Roma): non siamo azzeccagarbugli ma baluardo dei diritti dei cittadini

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Ribaltare “la distorta immagine dell’avvocato talvolta offerta dalla politica e dalla stampa, dove il difensore dei diritti del cittadino diventa l’azzeccagarbugli e il cittadino stesso – l’abbiamo sentito recentemente – quando è assolto al termine di un faticoso procedimento penale non viene considerato alla stregua di innocente che ha potuto dimostrare la propria estraneità ai fatti, ma come un colpevole che l’ha fatta franca”.
Così Antonino Galletti, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nella nota di saluto ai delegati della sessione romana del Congresso Forense del 5 e 6 aprile. Tocca, Galletti, temi di stringente attualità, per un congresso destinato ad occuparsi di giurisdizione e ruolo dell’avvocatura, padrone di casa, forte dei 26 mila iscritti al Coa Roma, che nell’evento vede anche un’occasione: “Siamo qui non solo per dibattere di temi tecnici e fra di noi convincerci della bontà di ragioni delle quali siamo – con accenti diversi – già tutti convinti. Siamo qui, Colleghi, anche per cogliere un’occasione: ritrovarci per rilanciare l’immagine dell’avvocato ed il ruolo della difesa”.
“Ebbene no, Colleghi, non siamo azzeccagarbugli, noi avvocati – prosegue la nota – ma baluardo della tutela dei diritti e delle libertà di quei cittadini che a noi si rivolgono. Per questo, anche ai cittadini dobbiamo rivolgerci, facendo capire in modo semplice e diretto come quelle questioni tecniche che essi vedono lontanissime, almeno finché non ne vengano direttamente toccati, li riguardano da vicinissimo. Di più: come esse sono di vitale importanza per la sopravvivenza stessa della democrazia”.