Depositato il ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale del Riesame di Genova che lo scorso 6 settembre ha dato il via libera al sequestro dei 49 milioni di euro alla Lega. Lo annunciano i legali del Carroccio, gli avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari.
Secondo l’accusa, quel denaro sarebbe frutto della maxi truffa ai danni dello Stato che il senatore Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito avrebbero architettato per ottenere indebitamente i rimborsi elettorali fra il 2008 e il 2010. Nelle more del ricorso, i legali e i pm genovesi si confrontano sulle modalità di restituzione della cifra. Secondo indiscrezioni, il partito potrebbe mettere a disposizione dei magistrati un conto corrente dedicato dove far confluire tutte le entrate, esclusi i soldi per il pagamento degli stipendi.
Intanto, per tornare a monte dell’origine di tutta la storia, cioè l’inchiesta su Bossi e Belsito, il sostituto procuratore generale Enrico Zucca appena ieri ha chiesto la conferma della condanna a 4 anni e 10 mesi per l’ex tesoriere della Lega. Secondo Zucca, “il partito non può essere “schermo per atti illeciti” e le operazioni patrimoniali erano “deliberate dai vertici della Lega e quindi note a tutti gli esponenti del Carroccio”.

Riforma Cartabia, tutti ne parlano, pochi ne sanno. Relazioni e vademecum on line
Riforma Cartabia, questa sconosciuta. Mentre sui quotidiani l’argomento torna d’attualità fra le