Falsa malattia, paga i danni all’erario anche il medico

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Certificato di malattia “facile”, anche il medico rischia il concorso nel danno erariale, se l’autore del raggiro – il paziente – è un dipendente pubblico.

La decisione arriva dalla Corte dei Conti dell’Umbria e si innesta su un procedimento disciplinare e penale avviato nei riguardi di un impiegato di una pubblica amministrazione, condannato per aver presentato sia false attestazioni di malattia confezionate da lui stesso con firma e timbro di sanitari ignari, sia certificati prodotti effettivamente da un medico che ne aveva poi confermato la provenienza.
La Corte dei Conti ha giudicato il medico corresponsabile dell’attuazione del ‘disegno criminoso del lavoratore’, seppur non con dolo ma colposamente, per non aver controllato adeguatamente lo stato di salute del suo paziente. Il professionista è stato condannato in via sussidiaria al risarcimento del danno patrimoniale all’Erario, pari alla metà dello stipendio indebitamente percepito dal lavoratore.
“Il concetto espresso dai giudici contabili risulta piuttosto rischioso per la categoria dei medici di medicina generale”, è il commento di Consulcesi, network legale vicino ai medici. “Se da una parte è corretto pretendere da un qualsiasi operatore sanitario che svolga la propria attività in maniera scrupolosa e diligente, dall’altra viene da chiedersi se, quando il paziente miri a fuorviare le valutazioni del medico, sia corretto attribuire a quest’ultimo una responsabilità, anche solo colposa, soprattutto oggi che l’intera categoria si trova sempre più esposta a potenziali contenziosi di natura professionale da parte dei pazienti”.