Espulsioni e ricorso per Cassazione, parola alla Corte Ue

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Per le espulsioni dei richiedenti asilo la cui domanda sia stata respinta dal primo grado bisogna attendere la pronuncia della cassazione oppure no?

Scrive Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera di oggi che “per i giudici di Milano la norma contrasta con il diritto dell’Unione Europea. E interpellano la Corte Ue”.
“La questione riguarda la sorte delle persone straniere che, avendo visto le proprie richieste di protezione bocciate in via amministrativa dalle Commissioni territoriali ministeriali, si siano rivolte ai giudici e però abbiano incassato un no anche dai Tribunali. L’anno scorso la legge Minniti-Orlando ha tolto (soltanto per i migranti) un grado di giudizio, l’Appello: sicché, dopo il no del Tribunale, allo straniero resta solo il ricorso in Cassazione. Ma mentre la bocciatura da parte della Commissione amministrativa non è immediatamente esecutiva e dunque il migrante può restare in Italia in attesa del Tribunale, dopo la bocciatura da parte del Tribunale e in attesa della Cassazione non c’è invece sospensiva, e dunque lo straniero non ha più titolo a restare in Italia, deve subito lasciarlo, e se non lo fa può essere espulso in ogni momento verso il Paese d’origine (salvo l’eccezione di «fondati motivi» ravvisati dal medesimo Tribunale). L’articolo completo sul Corriere a pagina 2