Decidono gli stati caso per caso, nessuna scarcerazione automatica. L’interpretazione “autentica” sulla sentenza europea sull’ergastolo ostativo arriva da Marija Pejcinovic Buric, segretario generale del Consiglio d’Europa. “La sentenza della Corte di Strasburgo sull’ergastolo ostativo non significa che il detenuto deve essere rilasciato automaticamente. Spetta alle autorità nazionali valutare caso per caso e decidere in ogni situazione come reagire e dare esecuzione alla sentenza”. Così la Buric, interpellata dall’Ansa a margine dell’incontro con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
“Capisco benissimo che la decisione della Corte sia difficile da comprendere nel Paese che ha sofferto cosi tanto a causa della mafia”, spiega ancora Buric, aggiungendo che l’Italia “ha il nostro pieno appoggio nella lotta alla mafia”. Quanto a Bonafede, il Guardasigilli ha ribadito che “la posizione dell’Italia su questa sentenza è nota a tutti, c’è una non condivisione della decisione presa dalla Corte di Strasburgo. Riguardo a quanto l’Italia farà, io non voglio scavalcare il Parlamento italiano e so che le forze politiche hanno già reso nota la loro posizione che e’ praticamente unanime” ha aggiunto il ministro. “Era mio dovere incontrare il segretario generale del Consiglio d’Europa e farle presente la posizione dell’Italia e le preoccupazioni del Paese per questa decisione”.

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