Equo compenso, marcia indietro dell’ente locale per evitare ricorsi

in Istituzioni by

Una legge dello Stato lo sancisce, una legge regionale – almeno nel Lazio – lo ribadisce. Eppure sono molti i comuni italiani in cui l’equo compenso resta lettera morta.
Per fortuna però c’è anche qualche lodevole eccezione, pur se indotta dalla preoccupazione delle conseguenze giudiziarie. È il caso del Comune di Lariano, che dopo il ricorso al TAR presentato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha annullato in autotutela il bando per servizi legali disposto in violazione “dei principi dettati dal legislatore statale e regionale in materia di equo compenso”.
Lo si legge in una nota del Consiglio forense della Capitale.
“Non indietreggiamo un millimetro e con questo Consiglio e per i prossimi 4 anni impugneremo tutti i bandi illegittimi e vessatori per gli Avvocati romani”, il commento del Presidente dell’Ordine capitolino, l’Avv. Antonino Galletti. Il precedente illustre, i lettori lo ricorderanno, è quello del famoso bando del Mef per consulenze legali gratis et amore deo.