Equo compenso, Bonafede: “Non svilire il lavoro dei professionisti”

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“La progressiva riduzione della capacità reddituale degli avvocati rappresenta un dato socialmente allarmante, che impone un deciso cambio di passo per restituire dignità alla categoria”

un problema che va affrontato “a più livelli, sia in relazione alla disciplina sull’accesso alla professione forense, all’aggiornamento e alla specializzazione della figura dell’avvocato, sia con riferimento al necessario equilibrio tra la prestazione ed il compenso, evitando prassi pericolose che sviliscano il lavoro di questi professionisti”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, questa mattina, in occasione di un convegno a Roma, nel corso del quale vengono illustrati gli esiti di una ricerca del Censis sulla categoria.

Parole che arrivano dopo la sentenza del Tar Lazio che ha rigettato il ricorso degli Ordini degli Avvocati di Roma e Napoli contro il bando del Ministero delle Finanze nel quale si “offrivano” consulenze a titolo gratuito per esperti del settore. Una decisione che l’Ordine di Roma appellerà davanti al Consiglio di Stato e sulla quale è intervenuto il Presidente del COA Roma Antonino Galletti con una lettera al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.