Con 1460 voti, è stato Antonio D’Amato il magistrato che ha ricevuto più voti alle elezioni suppletive per due componenti togati con funzioni requirenti di merito.
Il procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere è di Magistratura indipendente, la corrente moderata delle toghe che è stata maggiormente toccata dalla bufera seguita all’inchiesta di Perugia. Secondo, con 1184 voti, il pm palermitano Nino Di Matteo, sostenuto da Autonomia&Indipendenza, la corrente che fa capo a Piercamillo Davigo, e che era dato per favorito.