Difende la madre che abbandonò il neonato, avvocato di Terni minacciato su internet

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La gogna sui social per il solo fatto di difendere un indagato che non piace alla comunità di odiatori professionisti e ai cosiddetti “leoni da tastiera”. Capita all’avvocato di Terni Alessio Pressi, bersagliato da insulti e minacce,
colpevole solamente di aver esercitato la professione e di avere in tal modo garantito il sacrosanto diritto di difesa alla giovane donna accusata di aver abbandonato i figlio neonato nel parcheggio di un supermercato. Un fatto gravissimo e che turba le coscienze di ciascuno, è evidente, ma che non implica la sospensione delle più elementari garanzie costituzionali. In un tempo e in un paese civile non sarebbe necessario spiegarlo, qui e oggi purtroppo non è così.
“Totale ed assoluta solidarietà e vicinanza al collega Alessio Pressi, stimato da tutto il foro per la sua professionalità, cortesia ed educazione”, si legge in una nota dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Terni, Francesco Emilio Standoli, in merito alle offese e agli attacchi rivolti sui social al legale. “Nell’esprimere profondo dolore per la tristissima vicenda
che ha sconvolto l’intera comunità – prosegue il comunicato – vogliamo pero’ ricordare all’opinione pubblica che la nostra società sta attraversando un momento delicato, se non proprio pericoloso, laddove si assiste, ormai troppo spesso, ad una tendenza di svilimento del ruolo dell’Avvocatura e della sua nobile funzione, quale ultimo baluardo contro le ingiustizie, contro le violenze, contro i soprusi e contro le illegalità”. “la libertà di difendere e il diritto di difesa dovrebbero essere compresi da tutti i cittadini e noi avvocati continueremo liberamente a svolgere la nostra funzione, che nessuna deriva potrà negare”.