Di Matteo oggi al Csm, seduta pubblica “per fare chiarezza”

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L’obiettivo dichiarato è quello di “fornire un contributo di chiarezza”. Per questo il sostituto procuratore antimafia Nino Di Matteo ha chiesto e ottenuto di poter rendere la propria testimonianza in audizione pubblica davanti alla prima commissione del Csm.
L’audizione è attesa per oggi alle 15, l’oggetto del contendere riguarda le eventuali responsabilità in merito al depistaggio sulle indagini della strage di via d’Amelio. La seduta doveva svolgersi il 12 settembre ma è stato lo stesso Di Matteo a chiedere che fosse spostata ad oggi e fosse pubblica “in funzione di un contributo di chiarezza che anche in questa sede consiliare ritengo di poter fornire a fronte di inesattezze, bugie e ingiuste generalizzazioni (certamente lesive della mia reputazione professionale) che da tempo vengono diffuse da più parti e rilanciate con grande clamore mediatico”. Una richiesta accorta dal Csm, che ha disposto il rinvio: “Ogni altra ricostruzione dietrologia è destituita di fondamento”, aveva spiegato il vicepresidente Legnini. Domani invece sarà nelle librerie il libro “Il patto sporco” (edito da Chiarelettere) scritto a quattro mani da Di Matteo e da Saverio Lodato.
“Tutto quello che è accaduto intorno al processo è singolare, sconcertante ed emblematico – si legge nell’estratto diffuso alla stampa – C’è un’accusa che brucia particolarmente a me e ai miei colleghi: quella di essere responsabili della morte di Loris D’Ambrosio, consigliere giuridico del capo dello Stato Napolitano. In quell’occasione fummo definiti “assassini”, “eversori”, “magistrati che agivano con finalità ricattatorie nei confronti del presidente della Repubblica”.