C’è una città in Italia, un capoluogo di regione, che non ha il tribunale. A Bari, l’altro giorno, hanno smontato le tende allestite dalla protezione civile – allagate dalle prime piogge, roventi con il caldo estivo, – perché francamente si è capito che amministrare la giustizia in quelle condizioni era impossibile. La soluzione scelta però è stata singolare: sospendere tutta l’attività giudiziaria fino a ottobre, compresa ovviamente la prescrizione.
Diventa così il capoluogo pugliese un luogo senza tempo in cui i diritti sono sospesi. E’ un argomento di cui si occupano tutti i giornali, ovviamente, ma il pezzo migliore lo trovate sul Corriere dellaSera a firma di Marco Demarco: “Niente processi, prescrizione sospesa, e atti relativi a oltre 70 mila procedimenti da notificare daccapo. Nel frattempo, la sede sostitutiva, e comunque mai definitiva, perché a Bari si aspetta da tempi immemorabili una cittadella giudiziaria mai vista neanche nei rendering, sarà cercata sul mercato, attraverso i canali ordinari. E sempre che qualcuno abbia interesse a offrirla in fitto a un ministero in passato risultato anche moroso”.
E ancora: “Bari, come si sospettava, non è Parigi. E in Italia si sta facendo avanti uno strano modo di risolvere i problemi. La prima. Bari non è Parigi non solo per via del mare. Ma ora anche per via del Tribunale. Per una strana coincidenza, infatti, di quelle che dovrebbero far riflettere sulla qualità e l’efficienza degli apparati politico-amministrativi, mentre nel capoluogo pugliese magistrati e avvocati venivano invitati a starsene a casa, a Parigi succedeva questo: che Renzo Piano, architetto di fama internazionale ma anche senatore a vita in Italia, annunciasse il completamento del nuovo Palace de Justice”.
Da incorniciare la chiusura dell’articolo: “Se in Italia c’è un’emergenza immigrazione e si chiudono i porti; se c’è un’emergenza Giustizia e si cancellano i processi; cosa si potrebbe mai fare con le liste di attesa negli ospedali? Si congeleranno le malattie?”.
Non l’unico servizio, questo, dicevamo sopra, al punto da spingere il ministro Bonafede a replicare – non direttamente – su facebook sull’emergenza barese.
Intanto, aggiungiamo noi, la questione finisce in Parlamento. Martedi’ 3 luglio, la Commissione Giustizia della Camera alle 14 riceve il presidente della Corte di appello di Bari, Francesco
Cassano, e il procuratore generale Anna Maria Tosto; alle 14.45 il presidente del Tribunale di Bari, Domenico De Facendis, e i rappresentanti della Procura; dalle 15.30 in poi la delegazione dell’Ordine degli avvocati di Bari e dell’Unione delle camere penali italiane; i rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati; il sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Per chi fosse preso dalla smania di conoscere per tempo i risultato dell’incontro, l’appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera. Altrimenti ne troverete una sintesi su queste colonne.