Colpo di coda di Palamara: “Non sono corrotto, lo dimostrerò”

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“Voglio dimostrare che non sono e non sarò mai un corrotto e che non sono mai stato eterodiretto da nessuno nelle mie scelte”. Rompe il silenzio dopo diversi giorni il pm Luca Palamara, indagato dalla Procura di Perugia per corruzione.
“Chiedero’ – aggiunge il magistrato in una conferenza stampa con decine di giornalisti – che il mio nome non venga strumentalizzato per qualsiasi vicenda. Non sono mai stato collaterale a nessun partito politico e mai ho svolto incarichi fuori ruolo di diretta dipendenza politica, nè ho mai messo in discussione il mio rispetto per la carica istituzionale del vice presidente del Csm e piu’ in generale delle prerogative dei singoli”. “Non ho mai piegato la mia funzione a fantomatici interessi del gruppo Amara, della cui attivita’ sono totalmente all’oscuro avendo avuto rapporti di amicizia e frequentazione esclusivamente con Fabrizio Centofanti, amicizia che per altro ha anche con importanti figure di vertice della magistratura ordinaria e amministrativa”. “Intendo prima dimostrare che non sono un corrotto. Per questo ho allegato alla memoria (presentata a Perugia, ndr.) tutti i dettagli sulle spese da me sostenute dal 2011 a oggi: estratti
conto, prelevamenti e ogni movimento bancario. In una seconda fase chiariro’ i miei rapporti con Cosimo Ferri, Luca Lotti e altre persone con le quali, viste le cariche che ho ricoperto
dal 2008 in poi, ho avuto frequentazioni”.