Bufera Csm, ora tocca a Fuzio

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Ne avevamo già parlato un paio di settimane fa, quando il nome era uscito per la prima volta. Ora è l’Espresso a tirarlo in causa di nuovo, e in modo robusto, nella vicenda Palamara: è il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, con pagine e pagine di intercettazioni a colloquio con il pm romano indagato a Perugia per corruzione.
I brogliacci sono stati inviati dalla Guardia di Finanza al Csm su disposizione dei pm umbri, contengono le trascrizioni integrali dei colloqui avvenuti il 21 e 22 maggio tra Fuzio e Palamara durante i quali l’alto magistrato svela – o pare svelare – al collega le notizie sull’inchiesta che lo riguarda.
I due inoltre parlano anche del futuro procuratore di Roma: “Il problema e’ lavorare sui numeri”, dice Fuzio. Da uno colloquio captato dal trojan installato nel cellulare di Palamara, emerge che Fuzio informa il pm dell’arrivo al Csm – di cui il pg della Cassazione è membro di diritto – delle carte di Perugia. “Perche’ almeno l’unico modo per controbattere l’informativa e’ poter darle l’archiviazione, se no che cazzo faccio giusto? – dice Palamara – Pero’ rimane l’informativa che mi smerda…nessuno gli dice questa cosa qui, questo e’ gravissimo…qualcuno glielo
deve dire, cioe’ o gli dici chiaro, senno’ veramente io perdo la faccia…mi paga il viaggio, l’informativa non l’ho mai letta, non si sa di che importo si parla…qual e’ l’importo di cui si
parla? Si puo’ sapere. Cioe’ io non so nemmeno quanto e’ l’importo di cui parliamo”. Fuzio risponde: “Si…ci stanno le cose con Adele.. (Adele Attisani, amica di Palamara cui Centofanti, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe comprato un anello e regalato alcuni soggiorni)…e il viaggio a Dubai…» Palamara: “Viaggio a Dubai…Quant’e’? Ma quanto cazzo e’ se io…allora…e di Adele…cioe’ in teoria…va be’ me lo carico pure io…quanto..quant’e’, a quanto ammonta?”. “Eh…sara’ duemila euro”, replica il PG. In un’altra parte del colloquio i due discutono anche
delle nomine per i nuovi procuratori, in particolare per quella di Roma. “Il problema – conclude Fuzio – e’ lavorare sui numeri”.