Sotto processo per sempre, almeno dopo la pronuncia in primo grado di giudizio, nel caso di stragi come quella della scuola di San Giuliano di Puglia del 2002. E’ il senso dell’emendamento che il Guardasigilli Alfonso Bonafede si accinge a presentare domani.
“Presenterò un emendamento nel ddl Anticorruzione per bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio”, spiega il ministro della Giustizia al termine della sua visita al cimitero di San Giuliano, in provincia di Campobasso, dove sono sepolti i 27 bimbi e la maestra morti nel crollo della scuola Jovine durante il terremoto del 31 ottobre 2002.
L’iniziativa, alla vigilia dell’anniversario del sisma, prevede anche la proiezione di un docufilm dal titolo “Stragi del terzo millennio: per colpa di chi?”, e la consegna al Guardasigilli di un disegno di legge elaborato dal procuratore Claudio Di Ruzza, capo dell‘ufficio inquirente del Tribunale dei minori di Campobasso, insieme ai comitati delle vittime, organizzati in una rete nazionale presieduta da Antonio Morelli, papà di uno dei 27 piccoli della scuola Jovine. Obiettivo della proposta di modifica legislativa è quello di assicurare giustizia ai familiari delle vittime di stragi e di disastri.

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