“Evidenti ritardi del ministero della Giustizia nel fornire risposte urgenti e adeguate alla situazione emergenziale dell’edilizia giudiziaria barese”.
La nota di protesta arriva dalla segreteria distrettuale di Magistratura Indipendente (MI), che esprime “viva preoccupazione per la mancata attivazione e realizzazione di interventi risolutivi che consentano di garantire, in tempi certi, il corretto funzionamento dell’amministrazione giudiziaria nel territorio barese, nonché per la mancanza di una visione strategica complessiva mediante la costruzione di una cittadella della Giustizia”.
Sottolinea, Magistratura Indipendente, il fatto che attualmente sono addirittura sei le sedi in cui sono attualmente allocati gli uffici penali baresi a causa della inagibilità del Palagiustizia di via Nazariantz, e stigmatizza “la grave situazione della sicurezza nell’immobile di Modugno, incustodito per tutte le ore di chiusura; per non parlare delle problematiche di
trasmissione degli atti processuali”, con “le navette destinate al trasporto dei fascicoli tra le due sedi di Bari e Modugno che operano solo due volte alla settimana”.
C’è di più. “I lavori di rifacimento del palazzo Telecom, destinato a ospitare nel quartiere Poggiofranco la Procura della Repubblica e le Sezioni dibattimentali, non sono finora neppure iniziati. Non essendo preventivabili i tempi di ristrutturazione, non è possibile indicare il luogo in cui si terranno le prossime udienze dibattimentali, sicché è stato disposto l’inevitabile congelamento delle richieste di fissazione d’udienza dei pubblici ministeri fino all’inizio del 2019, con intuibili ricadute sul versante della prescrizione dei reati”. Inagibile infine l’ufficio del Giudice di Pace di Lucera, “con conseguente blocco delle udienze”.

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