Avvocati perseguitati in Turchia, il Cnf chiama Strasburgo

in Istituzioni by

1539 avvocati denunciati, 580 arrestati, 103 condannati. Numeri spaventosi della repressione in Turchia, presentati al Cnf dalla “Arrested Lawyers Initiative”, l’associazione che raggruppa gli avvocati perseguitati dal governo Erdogan, costretti a operare in un paese in cui il rispetto dei diritti umani e del diritto di difesa è costantemente leso.

Ugur Tok, direttore della Piattaforma per la Pace e la Giustizia, con sede a Bruxelles, ha chiesto il sostegno dell’Avvocatura italiana nel denunciare la situazione drammatica in Turchia dal tentativo di colpo di Stato del luglio 2016 ad oggi. L’avvocato, ospite della seduta plenaria del Cnf presieduta da Andrea Mascherin, ha sensibilizzato gli omologhi italiani mettendoli davanti ai crudi dati della repressione turca: ad oggi sono stati denunciati 1539 avvocati, arrestati in 580 e condannati in 103. Una situazione – ha spiegato Ugur Tok al plenum del Cnf – che non riguarda solo la categoria degli avvocati ma anche magistrati, giornalisti e mondo accademico: alla data del 18 marzo, sono stati sollevati dall’incarico 4463 magistrati, chiusi 189 organi di stampa (tra cui 16 canali televisivi e 45 quotidiani), perseguitati 319 giornalisti e arrestati 156, chiuse più di 3000 tra università e scuole e confiscati beni per un valore di oltre 50 miliardi di dollari.
Il Consiglio Nazionale Forense si fara’ promotore in tutte le competenti sedi nazionali e internazionali delle azioni diplomatiche necessarie al fine di denunciare la situazione anti democratica in Turchia anche in seno alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, dove al momento sono giunti 27 mila casi di avvocati turchi.