Autovelox e verbali, la Cassazione: riferimenti precisi o la multa è nulla

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Se il verbale contiene riferimenti solo generici a omologazione, taratura e funzionamento dell’apparecchiatura che rileva la velocità, la sanzione per avere violato il Codice della strada può essere considerata non valida. Ne scrive Attilio Ievolella su Il Tempo.
“A fissare questo principio è stata la Cassazione, che così ha ridato speranze a una donna, inchiodata nel gennaio del 2011 dall’autovelox lungo una strada di Roma e «omaggiata» del verbale redatto dagli agenti della Municipale. Necessario ora un nuovo giudizio in Appello, ma l’ automobilista pare avere concrete possibilità di evitare il pagamento dei 345,30 euro stabiliti con la multa comminatale dai vigili”. Decisiva l’ osservazione fatta dal legale della donna secondo cui «il verbale non indicava alcun dato relativamente alla omologazione e alla taratura dell’ autovelox» ma «si limitava ad attestare che l’apparecchiatura era stata debitamente omologata e revisionata».
«Tutte le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, non essendone consentita la dimostrazione od attestazione con altri mezzi, quali le certificazioni di omologazione e conformità».
Per scaricare la sentenza, questo è il link.