Anticorruzione, nel ddl l’agente sotto copertura

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Agenti sotto copertura sì, agenti provocatori no. Ma la figura della prima tipologia – già prevista per il contrasto ai reati di droga e terrorismo e alla criminalità organizzata, verrà estesa anche ai reati di corruzione e contro la pubblica amministrazione.
E’ una delle misure previste nel ddl anticorruzione che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si accinge a trasmettere al Parlamento “già la prossima settimana, se non prima”, fanno sapere fonti di via Arenula.
Nella sostanza, gli agenti sotto copertura saranno uomini delle forze dell’ordine delegate dal magistrato nell’ipotesi di attività corruttive in atto che emergano da segnalazioni ed esposti. Liberi di riferire al magistrato ma non di indurre alla corruzione, come invece farebbe l’agente provocatore.