La crisi di governo ferma anche le riforme della Giustizia civile e penale. E se pure molti tecnici tirano un sospiro di sollievo, non manca chi comunque analizza il problema e ricorda che della “riforma del processo in particolare quello civile, e di sentenze in tempi rapidi hanno bisogno, come l’aria, l’economia e la società”.
Ne parla il rapporto sulla giustizia della Confartigianato Imprese Veneto. “Vedremo come evolve la crisi di Governo ma qualunque cosa succeda, resta fondamentale velocizzare tutte le procedure, cosi’ da arrivare a sentenza in tempi piu’ rapidi rispetto a quelli attuali”, spiega il presidente Agostino Bonomo.
A livello nazionale il tasso di scopertura (la differenza tra giudici previsti e quelli effettivi) e’ calato al 12,7% (era il 13% nel 2018): un dato incoraggiante ma comunque troppo alto. Il numero di imprese che “gravano” su ogni giudice è di 878. “La “distanza” tra il distretto giudiziario di Venezia e quello di Reggio Calabria e’ del 381% in piu’! Stessa situazione nel caso degli abitanti: cala in Veneto leggermente il loro “peso” per ogni giudice 13.326, terzo peggior dato italiano e, sempre rispetto a Reggio Calabria 370% in piu'”.

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