Al lavoro fino a 70 anni, vale il silenzio assenso del datore

in Giurisprudenza/Primo Piano by

Strascichi della Fornero sul prolungamento del lavoro fino al settantesimo anno d’età: se il dipendente continua a lavorare dopo aver informato l’azienda e questa non risponde, vale il silenzio assenso e il successivo licenziamento è illegittimo.
Un principio ribadito dalla Cassazione con la sentenza 20458, principio in base al quale stavolta rimane scottata la Rai, citata in giudizio da un direttore della fotografia che raggiunti i 66 anni ha chiesto di rimanere in servizio fino ai settanta, come previsto dalla Fornero. Un’opzione percorribile solo nel comune accordo fra dipendente e datore di lavoro. Nessuna risposta da viale Mazzini, ciò che ha manifestato secondo la Cassazione un “comportamento concludente idoneo ad integrare una manifestazione tacita di volontà alla prosecuzione del rapporto modificando il limite temporale della prestazione”.
Solo dopo sedici mesi i dirigenti della Rai si sono ricordati dell’anziano direttore, chiedendo una risoluzione consensuale del rapporto, rifiutata però dal lavoratore”. Licenziato nel 2014, il dirigente è stato reintegrato dal giudice di merito in primo e secondo grado, verdetto poi confermato in Cassazione.