La giustizia europea taglia le vecchie carte. Dal 1 dicembre 2018 l’e-Curia diverrà la modalità esclusiva di scambio dei documenti giudiziari tra i rappresentanti delle parti e il Tribunale.
L’applicazione «e-Curia», comune alla Corte di giustizia e al Tribunale, permette il deposito e la notifica di atti di procedura per via elettronica. Lanciata nel novembre 2011, ha riscontrato un notevole successo, attestato dalla crescita del numero di titolari di profili di accesso (attualmente 4230) e dall’aumento della percentuale dei depositi effettuati con e-Curia (83% nel 2017 presso il Tribunale).
La necessità di fornire un contesto normativo a tale evoluzione ha indotto il Tribunale ad adottare, l’11 luglio 2018, modifiche al suo regolamento di procedura e una nuova decisione relativa al deposito e alla notifica di atti di procedura mediante e-Curia. Tali modifiche e tale decisione, pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 25 settembre 2018, renderanno e-Curia l’unica modalità di scambio tra le parti e il Tribunale a partire dal 1° dicembre. Questa evoluzione riguarda tutte le parti (ricorrenti, convenute e intervenienti) e tutti i tipi di procedimenti, compresi i procedimenti di urgenza, sebbene rimangano alcune eccezioni in osservanza del principio di accesso al giudice (in particolare nel caso in cui l’utilizzo di e-Curia risulti tecnicamente impossibile o quando un richiedente non rappresentato da un avvocato faccia domanda di gratuito patrocinio).
In vista della prossima entrata in vigore di tale evoluzione, gli avvocati e agenti che ancora non dispongono di un profilo di accesso a e-Curia sono invitati a chiederne la creazione attraverso un modulo di richiesta di accesso. Le informazioni relative a e-Curia sono disponibili nel sito della Corte di giustizia dell’Unione europea in questo indirizzo.

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