Abusivismo edilizio prescritto, cade l’ordine di demolizione. E resta l’ecomostro

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Quando si dice oltre al danno la beffa. Perché la giustizia lumaca può procurare effetti imprevedibile sulla vita dei cittadini.
E’ il caso della prescrizione dichiarata dalla Cassazione per la condanna per abusivismo edilizio ai danni di un costruttore messinese che a Villa Ada, nel cuore di Roma, tentò di realizzare un gigantesco parcheggio interrato da 500 posti auto.
I lavori furono bloccati nel 2011. Sette anni dopo la pietra tombale viene apposta con la sentenza 37081, che oltre a dichiarare il reato prescritto l’11 gennaio 2016, ha pure revocato l’ordine di demolizione di ciò che resta del posteggio. L’eventuale ripristino dell’area, in conseguenza dell’estinzione del reato, sarà dunque in capo alla collettività.