Parigi nega l’estradizione, i latitanti restano in Francia

La Corte d’appello di Parigi boccia le richieste italiane: niente estradizione per i dieci latitanti condannati nel nostro paese per vari atti di terrorismo negli anni Settanta e Ottanta.
La Corte d’appello di Parigi boccia le richieste italiane: niente estradizione per i dieci latitanti condannati nel nostro paese per vari atti di terrorismo negli anni Settanta e Ottanta.
Esiste un patrimonio di agevolazioni spesso ignorate dagli stessi beneficiari. Sono le polizze sanitarie e le convenzioni di Cassa Forense, non sempre tenute nella debita considerazione dagli iscritti.
Sarà Luigi Salvato il nuovo procuratore generale della Cassazione. Lo ha nominato il plenum del Csm a maggioranza nella riunione presieduta dal capo dello Stato. Attualmente “vice” del Pg in carica Giovanni Salvi – che andra’ in pensione il 9 luglio – Salvato ha avuto la meglio sul suo diretto concorrente, il procuratore generale di Napoli Luigi Riello.
Più meritocrazia, uguaglianza sostanziale e non formale, responsabilità sociale delle imprese per il rilancio delle politiche volte alla parità di genere. Sono le richieste delle donne giuriste dell’ADGI al termine del Congresso Nazionale di Napoli, il primo dopo due anni di pandemia e distanza forzosa.
Conferma a tempo indeterminato per 1200 operatori giudiziari, già in servizio dopo un concorso. E’ stata approvata in Parlamento la norma che autorizza il Ministero della Giustizia a modificare il contratto di lavoro per quei 1.200 operatori giudiziari a cui, in presenza di specifici requisiti, ora il contratto potrà essere trasformato da determinato in indeterminato.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Si apre fra l’altro con una citazione dell’articolo 3 della Costituzione, il Congresso nazionale in corso a Napoli dell’Adgi, l’Associazione che riunisce le donne giuriste d’Italia.
I dati di Cassa Forense parlano chiaro: per fare (quasi, non del tutto) il reddito di un avvocato, ci vogliono i redditi di due colleghe. E’ il tema annoso del gender gap, che investe in pieno anche l’avvocatura italiana. Un problema di cui si discute spesso, ma che raramente vede proporre soluzione concrete.
“I numeri della carenza d’organico nel Tribunale di Roma e dell’Ufficio del Giudice di Pace hanno ormai superato i livelli di guardia. Amministrare e ricevere giustizia, in queste condizioni, è praticamente impossibile”. La denuncia arriva da Antonino Galletti, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che fornisce gli ultimi dati sulla dotazione d’organico – giudici e personale amministrativo – della giustizia di primo grado nel circondario del più grande Tribunale d’Italia.
Modello 5, questo sconosciuto. Eppure, come tutti gli avvocati sanno, si tratta di uno strumento indispensabile, la modalità attraverso cui l’iscritto comunica a Cassa Forense i suoi dati reddituali, reddito netto professionale e volume di affari, consentendo all’Ente di programmare le sue attività di investimento previdenziale e di adottare eventuali misure assistenziali legate alla situazione reddituale degli iscritti.